7 errori che si fanno con il Bullet Journal (e come risolverli)

BuJo

Abbiamo appena fatto la migrazione annuale (o almeno per chi si attiene al metodo originale).

Questo è stato il momento in cui tutti i nodi vengono al pettine, è un momento in cui ci siamo fermati a riflettere su cosa va e cosa non va nel nostro Bullet Journal.

Quali raccolte sono necessarie e quali inutili?
Quale layout porterò nel nuovo anno?

Come dice Carroll nel suo libro […]“fate migrare soltanto le tecniche ed i contenuti (grandi o piccoli che siano) che si sono dimostrati preziosi e lasciatevi alle spalle tutto il resto”.[…]

Purtroppo, per alcuni, il cambio di taccuino va a braccetto anche con l’avere dubbi in merito ad errori che abbiamo commesso nel nostro percorso, i quali possono sfociare addirittura nella domanda se ne vale veramente la pena di continuare con il Bullet Journal.

In questo post ho deciso di raccogliere gli errori più comuni che si compiono quando si tratta di bullet journaling, alcuni serviranno ai principianti, altri ai più navigati, di sicuro ognuno troverà il proprio errore personale.

Errore 1 – Focalizzarti troppo sugli strumenti

Che tipo di taccuino?
Quante penne e di che marca?
Devo usare i washi tape?
Avrò bisogno di stencil?

Gli strumenti sono sicuramente importanti, ma non fondamentali.
Io ho iniziato a fare bullet journaling usando una penna e un semplicissimo quaderno scolastico a quadretti, perché volevo provare e non sapevo se il metodo mi “avrebbe preso”. (Ripensandoci ora fa un po’ ridere…)
Ancora adesso io uso pochi strumenti: matita, penna, righello e pennarelli.

Ti consiglio di valutare la tua situazione: sei una persona a cui piace disegnare? Avere tanti pennarelli o addirittura degli acquarelli potrebbe avere un senso. Se hai la passione della calligrafia credo che avere alcuni brush pen siano adatti, se adotti uno stile minimal invece una penna, una riga e un paio di pennarelli per aggiungere un po’ di colore sono più che sufficienti.

Ricordati che sono solo strumenti e che devono supportare la tua attività.

Errore 2 – Guardare troppo cosa fanno gli altri

È giusto cercare ispirazione, ma è meglio valutare cosa serve a te.

Io, per esempio, rispetto al daily lo preferisco il weekly spread e nel mio weekly ho assolutamente bisogno del menu settimanale da pianificare, per cui adatto eventuali weekly al mio bisogno.

All’opposto, se non ti trovi con un layout è meglio che tu cambi, provane uno, due o tre, ma sii critico: cosa non ti è piaciuto in questi? Cosa, invece, hai adorato? Metti insieme, unisci, togli, aggiungi…

Il bello del Bullet Journaling è che è un metodo flessibile e si adatta alle esigenze ognuno di noi. Il mio consiglio è quindi di prendere ispirazione da quello che vedi sui social ma poi di decidere quali elementi hai assolutamente bisogno, con quali layout ti trovi meglio (p.es. a colonne o a righe) e poi cercare di unire tutti gli elementi.

Errore 3 – Spread troppo complicati

Quando si tratta di abitudini, è importante che la ricompensa sia immediata.

Se costruisci dei layout troppo complicati, quasi sicuramente ti scapperà la voglia. Cerca di restare sul semplice e non esagerare.

Anche sul numero di habit tracker da avere, si consiglia di averne pochi, se no passerai la giornata a riempire tracker. Meglio un gratitude log o mood tracker fatto con costanza che una tabella vuota con 10 tracker e 3 righe riempite.

Io non sono un amante dei tracker perché pecco di costanza, ma visto che ho deciso di rimettermi in forma ora tengo un semplice fitness tracker per segnarmi i progressi.

Errore 4 – Dimenticarti perché usi un Bullet Journal

Esigere che ti dedichi all’attività di bullet journaling quotidianamente non è possibile né corretto.
Io stesso ci sono dei giorni in cui non lo guardo nemmeno. La vita è fluida e nessun giorno è uguale al precedente.

Tuttavia, se abbandoni il tuo Bullet Journal per troppo tempo, probabilmente c’è qualcosa che non va. Magari non ti trovi bene con il layout che hai scelto, forse ci sono delle raccolte che ti sono inutili o magari hai troppi pensieri e non riesci a riordinarli.

È una fonte di gioia e di relax o ti causa stress e ne sei insoddisfatto? La flessibilità per alcuni va bene, per altri, invece è stancante. Per alcuni costruire i layout è stimolante, per altri solo una perdita di tempo.

Prova a fare un passo indietro e chiederti perché hai deciso di iniziare a tenere un Bullet Journal, valuta se realmente ti serve, ripassa le basi e prendi la tua decisione. 

Errore 5 – Evitare il digitale

Vero che il metodo è descritto come “analigico in era digitale”, ma non è che il digitale sia satana in persona.

Io mi trovo bene con il taccuino, ma da quando ho l’iPad, il tutto si è fatto più immediato: zero problemi di pagine, zero problemi di lasciarlo a casa (o portarlo in giro), tutto a portata di dito… Insomma una pacchia!
(Per il 2021 sono migrato completamente ad un DigiBujo, così da avere sempre tutto con me).

Ad ogni modo, io credo che analogico e digitale debbano essere complementari: senza uno dei due riuscire a vivere diventa difficile e, a meno che uno non sia un fanatico del metodo, direi che il punto di incontro si possa trovare. Ti dirò di più, io affinaco il mio taccuino a diverse app che, secondo me, suppliscono alle mancanza dell’analogico.

Ti trovi meglio a gestire gli appuntamenti con Google Calendar?
Preferisci tracciare le tue spese con Excel?
Usi un app per i to do?
Tutto questo va benissimo, finché va bene per te. Ricordati che il Bullet Journal è personale. E come tale, sei tu che decidi come usarlo.

Digital Bullet Journal: Taccuino + iPad

Errore 6 – Pensare che sia un metodo per organizzarsi

No, non è un metodo per organizzarsi. Il Bullet Journaling è un’attività per poter vivere più consapevolmente. Esistono altri metodi, come il Getting Things Done, per essere più organizzati. In questo caso, si tratta di dare un senso alla nostra vita.

Come dice Carroll nel libro “Il metodo Bullet Journal vi permetterà di ottenere più risultati, lavorando su meno cose. Aiuta ad identificare ciò che è davvero importante e a concentrarsi su di esso, eliminando ciò che invece è privo di significato”

Per questa ragione devi scegliere accuratamente cosa includere nel tuo BuJo: per questo esistono i brain dump e le riflessioni, per questo si fanno le migrazioni. Per questo consiglio di scegliere pochi tracker, poche raccolte e poche liste di cose da fare. Tutto quanto includi nel tuo BuJo deve servire a te per rendere significativa la tua vita e raggiungere gli obiettivi che ti sei posto.

Errore 7 – Dimenticarsi le basi

copertina libro metodo bullet journal

Presi come siamo da stimoli, nuovi modi di usare il bullet, festività e anniversari che spesso ci dimentichiamo le basi. Eppure qualche volta ripassare le basi non può che farci bene, giusto per ricordarci come funziona.

Per esempio, scrivendo il post relativo al daily vs. weekly ero convinto che la contrapposizione fosse giornaliero vs. settimanale e, invece, Carroll contrappone la versione settimanale alla mensile!

Quindi ho dovuto rivedere l’articolo in modo da includere anche questo elemento.

In ogni caso, io credo che qualche volta una rilettura ai concetti base non possa che farci bene, ancora di più quando dobbiamo effettuare la migrazione annuale.

E ora tocca a te!

Ecco qui una breve carrellata degli errori che si commettono nell’uso del metodo.
Questo accade perché il metodo è flessibile e, come tale, non esistono regole chiare e precise per tutto.

Io credo che quando si commette un errore, l’importante sia non lasciarsi trascinare, ma capire cosa non ha funzionato e trovare una migliore alternativa.
Da parte mia posso dire che ho commesso tutti e questi 7 errori! E tu quali errori hai affrontato?

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