Obiettivi e Bullet Journal: trova le tue motivazioni, analizza le opzioni e pianifica le azioni

Visione d'insieme della strategia obiettivi: SMART, 5 perché e opzioni

Quando hai un obiettivo, spesso parti a razzo cercando di raggiungerlo il più in fretta possibile. Ma questo ti porta quasi sempre al fallimento.

Le ragioni per cui non riesci ad arrivare alla fine, spesso è dovuto a quattro fattori:

  • non hai un’idea chiara (= non sai qual è)
  • non sai esattamente perché lo fai
  • non hai valutato tutte le opzioni a disposizione
  • non hai un vero e proprio piano d’azione

In questo post, vedremo di fare chiarezza per capire come aiutarti a raggiungere il traguardo che ti sei prefissato, il tutto con l’aiuto del tuo Bullet Journal!

📎 Se non sai cos’è un Bullet Journal, leggi questo post
Le basi del metodo Bullet Journal in 7 punti (cos’è, perché, come crearlo e organizzarlo)

Scegli un obiettivo SMART

Capita spesso che scegliamo l’obiettivo sbagliato e questo accade non tanto perché non va bene, ma perché è troppo astratto. Per iniziare ad essere più concreto, puoi affidarti alla bilancia della vita, così da iniziare a restringere il campo.

Spesso, infatti si formulano obiettivi troppo generici come “desidero essere felice” oppure “desidero diventare ricco” o ancora “fare più movimento”. Ma cosa significano i termini “felice” e “ricco”? E “più movimento”?

È quindi importante essere motlo chiari. Ultimamente in tutti i miei corsi (online e offline) mi hanno sempre illustrare gli obiettivi secondo l’acronimo SMART (in italiano sarebbe SMRRT), ovvero composto da quattro elementi:

bersaglio con freccia
  • Specifico (Specific)
  • Misurabile (Misurable)
  • Raggiungibile (Achievable)
  • Rilevante (Relevant)
  • Temporale (Time based)

Ecco che quindi che il nostro esempio “desidero fare più movimento”, potrebbe diventare: “desidero fare un’attività sportiva per almeno 30 minuti 3 volte alla settimana”. Mentre “desidero essere più felice”, potrebbe essere: “desidero dedicare almeno un’ora alla settimana al mio hobby preferito”.

Dettaglio su obiettivo

La motivazione: perché?

Perché sembra una domanda facile.

Eppure spesso te ne dimentichi: vai avanti e avanti, finito un compito ne inizi un altro, ti assumi responsabilità (-Lo faccio io!-) o cominci un progetto senza mai fermarti a riflettere se stai davvero facendo la cosa giusta per te.

Chiedersi perché ti permette di non essere trascinato in situazioni o in circoli viziosi spiacevoli. Ti aiuterà anche a fare chiarezza nella tua mente, ad essere curioso verso te stesso e i tuoi obiettivi, ad agire in modo più intenzionale.

Un metodo per imparare a chiederti perché: i 5 whys

La prossima volta, prima di iniziare qualsiasi cosa, prova a chiederti semplicemente “perché?” e poi valuta la risposta.

Se però l’idea o il progetto è più impegnativo, prova a verificare le motivazioni profonde, usando il metodo delle 5 whys (o dei 5 perché), sviluppato dal Signor Sakichi Toyoda.

Il Signor Toyoda, fondatore dell’attuale multinazionale Toyota, ha sviluppato questa tecnica negli anni ‘30 proprio per risolvere i problemi legati alla sua società. L’azienda utilizza questo metodo ancora oggi.

Il sistema serviva e serve per portare allo scoperto le cause profonde relative ad un problema, esplorando le relazioni di causa-effetto, attraverso la ripetizione di cinque volte della domanda perché?
Come una cipolla che, strato dopo strato, fa emergere il suo cuore. Così facendo sei in grado di individuare la vera motivazione.
Puoi decidere di rispondere a queste domande so un foglio, oppure creare uno spread ad hoc, come ho fatto io sul mio Bullet Journal:

Schema 5 perché + Il mio perché

Le opzioni: valuta le alternative

Ora che hai un obiettivo SMART e hai trovato le motivazioni che ti guidano, terzo passo è quello di valutare le diverse opzioni che hai a disposizione.

Brainstorming delle opzioni

Attraverso il brainstorming, potrai considerare quante più opzioni possibili. Tuttavia, per quanto sia efficace, talvolta le soluzioni sono troppo fantasiose e impossibili da realizzare o rischi di saltare da un’idea all’altra senza riuscire a concretizzarne nessuna.

Quindi è importante contenere questo processo, considerando il progetto e le motivazioni, ma analizzando unicamente le opzioni percorribili. Per fare questo ti suggerisco 4 domande:

Qual è l’opzione più veloce?

Qual è l’opzione più difficile?

Queste due domande riguardano le tue abilità: se sai già come fare qualcosa, riuscirai a farlo più velocemente e più facilmente.
Se, per esempio, desideri organizzare una festa a sorpresa, ma non sai cucinare, scegliere di preparare l’aperitivo senza aiuto sarà sicuramente difficilissimo, mentre affidarlo ad un servizio catering, risulterà molto veloce.

Qual è l’opzione più rischiosa?

Questa risposta varia a dipendenza di quali e quante risorse decidi di investire.
Per esempio, se il tuo obiettivo è di metterti in proprio ma parti da zero senza clienti né risparmi, licenziarti e iniziare da zero è molto rischioso.

Qual è l’opzione più eccitante?

Anche qui dipende dai tuoi gusti personali. Per esempio nel caso precedente, per qualcuno mettersi in proprio senza alcuna sicurezza potrebbe essere eccitante.

Orologio, labirinto, bomba doodle uomo contento

Scegli l’opzione che fa per te

Ora che hai messo nero su bianco tutte le opzioni percorribili, scegli quella che più ti si addice considerando i vari fattori (la situazione economica e famigliare, il tempo da mettere a disposizione, …). Puoi anche porti quattro semplici domande:

  • Quali sono le mie capacità?
    Hai delle conoscenze tecniche particolari o un’abilità che ti può tornare utile nel progetto?
  • Chi mi può aiutare?
    Hai dei parenti, amici o colleghi che ti possono supportare?
  • Quali potrebbero essere le conseguenze di questa scelta?
    Valuta le conseguenze in termini di tempo, soldi, rinunce, calcolando sia i rischi che le opportunità
  • Qual è la soluzione che mi si addice di più?
    Qui puoi prendere in considerazione i fattori personali: età, carattere, situazione economica e famigliare.
tavolozza, paracadute, domino, puzzle

Anche per questa parte, ho creato una pagina ad hoc nel mio Bullet che riassume tutto quanto:

Pagina Bullet con Analisi Opzioni

Anche qui, non limitarti! Scrivi pure più intenzioni e modifica, combina gli elementi, fino a che trovi quella giusta per te.

Ottimo! Adesso che hai una linea da seguire, ora non ti resta che definire i passi per realizzare il tuo progetto.

Le azioni: disegna la tua strada verso l’obiettivo

Per stabilire il tuo piano d’azione, ti consiglio di procedere a piccoli passi. Questo sistema è più efficace sul lungo periodo per le seguenti ragioni:

  • È possibile integrare i nuovi scopi con la tua vita esistente, senza dover fare grossi sacrifici
    Si possono apportare piccole modifiche invece di abbandonare completamente il progetto
  • Ti costruisci un’abitudine legata al traguardo scelto
    Ti godi anche il viaggio, perché hai tempo per godere dei traguardi raggiunti
ingranaggi, cambio strada, sveglia, logo route 66

Scomporre il tuo obiettivo in sprint ed i compiti

Per renderli più fattibili, l’ideatore del Bullet Journal, Ryder Carrol, suggerisce di scomporre gli obiettivi in sprint, i quali saranno poi suddivisi in compiti. Prendendo per esempio un blog (progetto), uno sprint è un post, mentre i compiti sono: ideare il tema, redigere i testi, elaborare la parte grafica, montare il post, pubblicarlo.

In generale, gli sprint portano a un risultato concordato, concreto e verificabile e dovrebbero avere le seguenti caratteristiche:

  • Non dovrebbero presentare barriere iniziali;
  • Dovrebbero essere composti da compiti molto definiti e fattibili;
  • Dovrebbe essere possibile portarli a termine in un lasso di tempo ragionevole.
Quadrato grande (obiettivo), colonna (sprint) e rettangolo piccolo (compito)

Crea la tua strada verso il traguardo

Adesso che hai tutto pronto, puoi iniziare pianificare il percorso che ti permetta di raggiungere nel miglior modo possibile il tuo obiettivo, integrando cose da fare con eventuali conoscenze da apprendere.

  • Per iniziare, crea una semplice lista di compiti, che fungerà anche da agenda.
  • Se noti che alcune cose non sai come farle o se ti mancando degli strumenti, puoi annotare quello che ti serve. Per esempio, se vuoi iniziare a tenere un Bullet Journal dovresti leggere il libro.
  • Dopo aver stabilito quali sono i passi da percorrere, puoi riordinarli secondo un ordine logico. Prova ad immaginare di scrivere una ricetta: prima inizi a vedere se hai tutti gli ingredienti, poi li pesi, e così via…(Puoi anche saltare questo passaggio, ma secondo me è utile per avere in chiaro i vari passaggi).
  • Infine, realizza il tuo piano: pui optare per una tabella, una mind map o qualsiasi altra forma tu voglia.
    Io, per esempio, ho adattato l’idea di una creator e ho deciso di rappresentare una strada:

L’ho realizzata inserendo in ogni casella un compito specifico, ma puoi anche decidere si farla più semplice, dedicando le caselle ad uno sprint e tenerti una to do list separata per i compiti.

📎 Leggi anche questo post
7 consigli per creare to do list (lista di cose da fare) che funzionano davvero

Da un lato può essere un vantaggio, perché avere una to do list separata di consente di adattare velocemente i vari compiti. D’altro canto tieni in considerazione che potresti perdere di vista l’obiettivo finale, restando dentro quello specifico sprint all’infinito.

La strada ti aiuta a visualizzare il percorso da affrontare, dando un ordine logico e suddividendo il progetto in più sprint di facile completamento.

Questa è la strada che avevo ideato per creare il mio blog (si parla di 2 anni fa):

Ricordati però di restare fedele alle opzioni che hai stabilito in precedenza: se hai scelto il percorso più difficile, dovrai costruire il percorso tenendo in considerazione le varie problematiche. Se hai scelto il percorso veloce, cerca di essere breve e vai dritto al punto.

In ultimo, per tenere traccia dei progressi, affidati ad un habit tracker!

Adesso tocca a te!

In questo post abbiamo visto come raggiungere un obiettivo personale attraverso 4 semplici step: definire un obiettivo SMART, trovare la motivazione, scegliere le opzioni e rappresentare il percorso.

Questo metodo è quello che ho adottato anche io quando ho deciso di creare il mio blog da zero e ti posso assicurare che funziona.

Basta solo prenderti il tuo tempo per riflettere bene su tutti i punti.

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